Se non posso ballare… non è la mia rivoluzione
La Fondazione mette a disposizione un repertorio ragionato di fonti e materiali di diversa natura per affrontare con le classi la narrazione delle storie delle donne.
La Fondazione mette a disposizione un repertorio ragionato di fonti e materiali di diversa natura per affrontare con le classi la narrazione delle storie delle donne.
La legge istitutiva del Giorno della memoria è del 2000, sono passati più di vent’anni e noi abbiamo imparato, dopo i primi anni di grande enfasi, che era necessario trovare una misura della memoria, abbassare la retorica, la ripetitività e dare spazio a una memoria che si facesse presente Mano a mano che il tempo … Leggi tutto
L’edizione ddel corso di storia sul Novecento del 2021 aveva come titolo “Calendario civile: tra storia e memoria per una costruzione di cittadinanza consapevole”: un percorso di approfondimento attraverso le date del calendario civile italiano per problematizzare le modalità della narrazione pubblica della memoria collettiva, e proporre un itinerario di costruzione di memoria anche europea.
Gian Gabriele Vertova In questo volume, destinato come dono prezioso ai soci e alle socie dell’Associazione Centro Studi e Documentazione La Porta per il 2017, sono raccolti gli interventi di Liana Millu presso la nostra sede e i contributi al Seminario di studi Presente come vita. Liana Millu scrittrice e testimone tenutosi il 28 febbraio … Leggi tutto
Presente come vita Liana Milliu scrittrice e testimone Puoi richiedere i nostri libri compilando questo modulo. Potrai ritirarli presso la nostra sede oppure chiedere la spedizione con pagamento di un rimborso spese che ti verrà comunicato anticipatamente.
Fabio Amigoni Il tempo in cui tutto è perduto L’amicizia è il miracolo grazie al quale un essere umano accetta di guardare a distanza e senza avvicinarsi a quello stesso essere che gli è necessario come il nutrimento. Simone Weil, 1942 Agire non è mai difficile. Agiamo sempre troppo e ci disperdiamo senza tregua in … Leggi tutto
Prefazione Liliana Segre Sono una delle pochissime persone ancora viventi in Italia che porta sul braccio il numero di Auschwitz. Questo numero mi assegna il compito non solo di ricordare, ma anche di dare, in qualche modo, la pa- rola a coloro che ottant’anni orsono non la ebbero; a quelle migliaia di italiani, 40.000 circa, … Leggi tutto