Politica
THE RIVER. Crisi ambientali e conflitti politici lungo i grandi fiumi del mondo

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Maddaluno Amedeo
Sul bel Danubio non più blu
Christian Elia (Q Code Mag, PeaceReporter),
Amedeo Maddaluno (Centro Studi Osservatorio Globalizzazione)
Lungo il corso del Danubio e di altri fiumi dei Balcani, lo sfruttamento intensivo mette in discussione le retoriche nazionaliste degli ultimi anni e crea nuove forme di attivismo e mobilitazione politica.

La fontana realizzata da Gian Lorenzo Bernini nel cuore di Piazza Navona raffigura i grandi fiumi del mondo: Nilo, Río della Plata, Gange, Danubio.
Partendo da questa rappresentazione del mondo, vogliamo proporre un viaggio lungo i quattro grandi fiumi di quattro grandi continenti.
In ogni tappa intendiamo, con l’aiuto di persone qualificate, mettere in luce come le crisi ambientali, legate allo sfruttamento delle risorse naturali, sono correlate ai conflitti politici interni e internazionali.
Durante il viaggio ci chiederemo, come Claudio Magris nel suo libro Danubio, se stiamo assistendo soltanto a una storia di violenze e inconciliabili diversità, oppure se alla foce troveremo una comune umanità nella varietà delle sue forme ed espressioni.
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PROGRAMMA COMPLETO THE RIVER. Crisi ambientali e conflitti politici lungo i grandi fiumi del mondo Giovedì 23 febbraio, ore 18:30 Il Nilo è bianco, il Nilo è blu Valentina Fusari (Università di Torino), Luca Puddu (Università di Palermo) Sin dai tempi della diga di Aswan, lo sfruttamento delle acque del Nilo per la produzione di energia idroelettrica e l’irrigazione dei campi ha costituito un argomento di basilare importanza per la politica interna e internazionale degli stati che si affacciano sul corso del fiume. Oggi la costruzione della diga del “grande rinascimento etiopico” accende di nuovo aspirazioni e tensioni che coinvolgono Etiopia, Sudan ed Egitto. Giovedì 23 marzo, ore 18:30 Fitzcarraldo Diego Battistessa (Università Carlos III Madrid), Marco Missaglia (Università di Pavia) Il genocidio del popolo Yanomami ad opera dei garimpeiros nella foresta amazzonica ci riporta tragicamente alle conseguenze sciagurate dello sfruttamento delle risorse della biosfera sulle popolazioni native. Quali politiche di sviluppo sono possibili, eticamente ed ecologicamente sostenibili? Giovedì 20 aprile, ore 18:30 La madre Gange Matteo Miavaldi (il manifesto), Stefano Caldirola (Università di Bergamo) L’intensità della pressione antropica sul Gange e sui suoi affluenti ha raggiunto livelli difficilmente immaginabili e le politiche del governo indiano per ripulire il fiume si sono dimostrate fallimentari. Sullo sfondo restano le ambizioni di grande potenza globale e le tensioni sociali, religiose ed economiche interne all’India. Giovedì 11 maggio, ore 18:30 Sul bel Danubio non più blu Christian Elia (Q Code Mag, PeaceReporter), Amedeo Maddaluno (Centro Studi Osservatorio Globalizzazione) Lungo il corso del Danubio e di altri fiumi dei Balcani, lo sfruttamento intensivo mette in discussione le retoriche nazionaliste degli ultimi anni e crea nuove forme di attivismo e mobilitazione politica. INGRESSO GRATUITO * I primi tre incontri si svolgono presso Edoné, il quarto presso la Fondazione Serughetti La Porta.
I CARE. WE CARE

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Scaglia Evelina
L’ESEMPIO DI BARBIANA TRA PASSATO E PRESENTE
In occasione dei 100 anni dalla nascita di Don Lorenzo Milani
Intervengono:
Sandra Passerotti – Curatrice di “Non bestemmiare il tempo” e “Le ragazze di Barbiana”
Evelina Scaglia – Docente di Storia della pedagogia presso l’Università degli Studi di Bergamo
Moderano: Laura Cicirata e Enrico Mangili
INGRESSO LIBERO E GRATUITO Incontro promosso da: Acli Bergamo, We Care-scuola di educazione e formazione alla politica, Fondazione Serughetti La Porta
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La madre Gange
Matteo Miavaldi (il manifesto), Stefano Caldirola (Università di Bergamo)
L’intensità della pressione antropica sul Gange e sui suoi affluenti ha raggiunto livelli difficilmente immaginabili e le politiche del governo indiano per ripulire il fiume si sono dimostrate fallimentari. Sullo sfondo restano le ambizioni di grande potenza globale e le tensioni sociali, religiose ed economiche interne all’India.

La fontana realizzata da Gian Lorenzo Bernini nel cuore di Piazza Navona raffigura i grandi fiumi del mondo: Nilo, Río della Plata, Gange, Danubio.
Partendo da questa rappresentazione del mondo, vogliamo proporre un viaggio lungo i quattro grandi fiumi di quattro grandi continenti.
In ogni tappa intendiamo, con l’aiuto di persone qualificate, mettere in luce come le crisi ambientali, legate allo sfruttamento delle risorse naturali, sono correlate ai conflitti politici interni e internazionali.
Durante il viaggio ci chiederemo, come Claudio Magris nel suo libro Danubio, se stiamo assistendo soltanto a una storia di violenze e inconciliabili diversità, oppure se alla foce troveremo una comune umanità nella varietà delle sue forme ed espressioni.
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PROGRAMMA COMPLETO THE RIVER. Crisi ambientali e conflitti politici lungo i grandi fiumi del mondo Giovedì 23 febbraio, ore 18:30 Il Nilo è bianco, il Nilo è blu Valentina Fusari (Università di Torino), Luca Puddu (Università di Palermo) Sin dai tempi della diga di Aswan, lo sfruttamento delle acque del Nilo per la produzione di energia idroelettrica e l’irrigazione dei campi ha costituito un argomento di basilare importanza per la politica interna e internazionale degli stati che si affacciano sul corso del fiume. Oggi la costruzione della diga del “grande rinascimento etiopico” accende di nuovo aspirazioni e tensioni che coinvolgono Etiopia, Sudan ed Egitto. Giovedì 23 marzo, ore 18:30 Fitzcarraldo Diego Battistessa (Università Carlos III Madrid), Marco Missaglia (Università di Pavia) Il genocidio del popolo Yanomami ad opera dei garimpeiros nella foresta amazzonica ci riporta tragicamente alle conseguenze sciagurate dello sfruttamento delle risorse della biosfera sulle popolazioni native. Quali politiche di sviluppo sono possibili, eticamente ed ecologicamente sostenibili? Giovedì 20 aprile, ore 18:30 La madre Gange Matteo Miavaldi (il manifesto), Stefano Caldirola (Università di Bergamo) L’intensità della pressione antropica sul Gange e sui suoi affluenti ha raggiunto livelli difficilmente immaginabili e le politiche del governo indiano per ripulire il fiume si sono dimostrate fallimentari. Sullo sfondo restano le ambizioni di grande potenza globale e le tensioni sociali, religiose ed economiche interne all’India. Giovedì 11 maggio, ore 18:30 Sul bel Danubio non più blu Christian Elia (Q Code Mag, PeaceReporter), Amedeo Maddaluno (Centro Studi Osservatorio Globalizzazione) Lungo il corso del Danubio e di altri fiumi dei Balcani, lo sfruttamento intensivo mette in discussione le retoriche nazionaliste degli ultimi anni e crea nuove forme di attivismo e mobilitazione politica. INGRESSO GRATUITO * I primi tre incontri si svolgono presso Edoné, il quarto presso la Fondazione Serughetti La Porta.
Ucraina. Alle radici della guerra

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Libreria Palomar
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Denti Davide
Presentazione del libro edito da Paesi Edizioni, curato da Matteo Zola di East Journal
Francesco Mazzucotelli (Università di Pavia)
dialoga con Davide Denti (coautore del libro e policy officer presso la Commissione europea a Bruxelles).

Il libro affronta le questioni più dibattute e controverse sulle cause della guerra russo-ucraina. La storia antica e recentissima, gli aspetti giuridici e istituzionali, i personaggi (da Stepan Bandera agli oligarchi, al Battaglione Azov), le idee, le tragedie, la lotta per l’Europa, l’evoluzione del sentimento nazionale e la guerra con la Russia
• Gli autori raccontano quello che succede a Kiev e dintorni con lucidità e serietà, senza censure e senza esaltazioni. Lingua e identità, confini e accordi, nazionalismo e democrazia, argomenti che richiedono un’esplorazione multidisciplinare, a ogni domanda viene fornita una spiegazione equilibrata che non scade mai nel cerchiobottismo «equidistante».
• Un libro utile per seguire gli sviluppi futuri. Utile per cercare di immaginare le prospettive, dell’Ucraina, della Russia, dell’Europa. Necessario per non cadere nelle trappole della manipolazione e della propaganda.
dalla prefazione di Anna Zafesova
Davide Denti (Bergamo, 1984) ha ottenuto un dottorato di ricerca in studi internazionali all’Università di Trento nel 2018 ed è stato assistente accademico presso il Collège d’Europe a Bruges. Dal 2016 lavora presso la Commissione europea, dove si occupa di integrazione europea della Bosnia-Erzegovina. Ha collaborato con Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa. È membro di East Journal dal 2011.
Ingresso libero
APPROFONDIMENTI
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Di Pierri Marica
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Missaglia Marco
Fitzcarraldo
Diego Battistessa (Università Carlos III Madrid)
don Sergio Gamberoni (coordinatore del progetto Fileo e direttore dell’Ufficio per la pastorale dei migranti di Bergamo)
Il genocidio del popolo Yanomami ad opera dei garimpeiros nella foresta amazzonica ci riporta tragicamente alle conseguenze sciagurate dello sfruttamento delle risorse della biosfera sulle popolazioni native. Quali politiche di sviluppo sono possibili, eticamente ed ecologicamente sostenibili?

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La fontana realizzata da Gian Lorenzo Bernini nel cuore di Piazza Navona raffigura i grandi fiumi del mondo: Nilo, Río della Plata, Gange, Danubio.
Partendo da questa rappresentazione del mondo, vogliamo proporre un viaggio lungo i quattro grandi fiumi di quattro grandi continenti.
In ogni tappa intendiamo, con l’aiuto di persone qualificate, mettere in luce come le crisi ambientali, legate allo sfruttamento delle risorse naturali, sono correlate ai conflitti politici interni e internazionali.
Durante il viaggio ci chiederemo, come Claudio Magris nel suo libro Danubio, se stiamo assistendo soltanto a una storia di violenze e inconciliabili diversità, oppure se alla foce troveremo una comune umanità nella varietà delle sue forme ed espressioni.
PROGRAMMA COMPLETO THE RIVER. Crisi ambientali e conflitti politici lungo i grandi fiumi del mondo Giovedì 23 febbraio, ore 18:30 Il Nilo è bianco, il Nilo è blu Valentina Fusari (Università di Torino), Luca Puddu (Università di Palermo) Sin dai tempi della diga di Aswan, lo sfruttamento delle acque del Nilo per la produzione di energia idroelettrica e l’irrigazione dei campi ha costituito un argomento di basilare importanza per la politica interna e internazionale degli stati che si affacciano sul corso del fiume. Oggi la costruzione della diga del “grande rinascimento etiopico” accende di nuovo aspirazioni e tensioni che coinvolgono Etiopia, Sudan ed Egitto. Giovedì 23 marzo, ore 18:30 Fitzcarraldo Diego Battistessa (Università Carlos III Madrid), Marco Missaglia (Università di Pavia) Il genocidio del popolo Yanomami ad opera dei garimpeiros nella foresta amazzonica ci riporta tragicamente alle conseguenze sciagurate dello sfruttamento delle risorse della biosfera sulle popolazioni native. Quali politiche di sviluppo sono possibili, eticamente ed ecologicamente sostenibili? Giovedì 20 aprile, ore 18:30 La madre Gange Matteo Miavaldi (il manifesto), Stefano Caldirola (Università di Bergamo) L’intensità della pressione antropica sul Gange e sui suoi affluenti ha raggiunto livelli difficilmente immaginabili e le politiche del governo indiano per ripulire il fiume si sono dimostrate fallimentari. Sullo sfondo restano le ambizioni di grande potenza globale e le tensioni sociali, religiose ed economiche interne all’India. Giovedì 11 maggio, ore 18:30 Sul bel Danubio non più blu Christian Elia (Q Code Mag, PeaceReporter), Amedeo Maddaluno (Centro Studi Osservatorio Globalizzazione) Lungo il corso del Danubio e di altri fiumi dei Balcani, lo sfruttamento intensivo mette in discussione le retoriche nazionaliste degli ultimi anni e crea nuove forme di attivismo e mobilitazione politica. INGRESSO LIBERO * I primi tre incontri si svolgono presso Edoné, il quarto presso la Fondazione Serughetti La Porta.
IL PAESE DELLE ARMIGiorgio Beretta (17.03.2023)

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Rete della Pace Bergamo
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Coordinamento Provinciale Bergamasco Enti Locali per la Pace
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Beretta Giorgio
Presentazione del libro di Giorgio Beretta “Il Paese delle armi. Falsi miti, zone grigie e lobby nell’Italia armata” (Edizioni Altreconomia)
Giorgio Beretta è analista del commercio di sistemi militari e di “armi leggere” e dei rapporti tra finanza e armamenti. Da alcuni anni dedica particolare attenzione al tema della diffusione delle armi in Italia in relazione al fenomeno degli omicidi in famiglia e dei femminicidi. Svolge la sua attività di ricerca per l’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa (OPAL) di Brescia che fa parte della Rete italiana pace e disarmo.
L’evento è promosso dalla Fondazione Serughetti La Porta in collaborazione con la Rete della Pace Bergamo e il Coordinamento Provinciale Bergamasco Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani
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STORIE DI CITTA’ DIVISEFrancesco Mazzucotelli (07.03.2023)

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Molte fedi sotto lo stesso cielo
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Fondazione Serughetti Centro studi e documentazione
Presentazione del libro Storie di città divise (edizioni Centro Formazione e Lavoro A. Grandi – I libri di molte fedi) di Francesco Mazzucotelli, professore di Storia e Cultura del Medio Oriente presso l’Università di Pavia. L’autore sarà in dialogo con Michele Brunelli, ricercatore e docente di Storia e Istituzioni dell’Asia presso l’Università di Bergamo.
“Forse abbiamo bisogno dei confini o forse, semplicemente, non riusciamo a farne a meno” esordisce Marco Aime nella prefazione del libro.
In “Storie di città divise” il confine è un’immagine tangibile. È il ponte di Mostar, è una linea sottile, ma ingombrante, rossa a Gorizia e verde a Nicosia o, ancora, una riva inquieta a Beirut. In queste pagine l’autore sceglie come campo d’analisi storico-antropologico la città nella sua complessità e nelle sue fratture. Indagare la storia di lacerazione delle città divise significa credere che nella dimensione fisica e vitale del tessuto urbano possa nascondersi la chiave per comprendere la natura dei conflitti moderni e, magari, per costruire inedite strategie di pace.

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Fusari Valentina
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Puddu Luca
Il Nilo è bianco, il Nilo è blu
Valentina Fusari (Università di Torino), Luca Puddu (Università di Palermo)
Sin dai tempi della diga di Aswan, lo sfruttamento delle acque del Nilo per la produzione di energia idroelettrica e l’irrigazione dei campi ha costituito un argomento di basilare importanza per la politica interna e internazionale degli stati che si affacciano sul corso del fiume. Oggi la costruzione della diga del “grande rinascimento etiopico” accende di nuovo aspirazioni e tensioni che coinvolgono Etiopia, Sudan ed Egitto.

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La fontana realizzata da Gian Lorenzo Bernini nel cuore di Piazza Navona raffigura i grandi fiumi del mondo: Nilo, Río della Plata, Gange, Danubio.
Partendo da questa rappresentazione del mondo, vogliamo proporre un viaggio lungo i quattro grandi fiumi di quattro grandi continenti.
In ogni tappa intendiamo, con l’aiuto di persone qualificate, mettere in luce come le crisi ambientali, legate allo sfruttamento delle risorse naturali, sono correlate ai conflitti politici interni e internazionali.
Durante il viaggio ci chiederemo, come Claudio Magris nel suo libro Danubio, se stiamo assistendo soltanto a una storia di violenze e inconciliabili diversità, oppure se alla foce troveremo una comune umanità nella varietà delle sue forme ed espressioni.
PROGRAMMA COMPLETO THE RIVER. Crisi ambientali e conflitti politici lungo i grandi fiumi del mondo Giovedì 23 febbraio, ore 18:30 Il Nilo è bianco, il Nilo è blu Valentina Fusari (Università di Torino), Luca Puddu (Università di Palermo) Sin dai tempi della diga di Aswan, lo sfruttamento delle acque del Nilo per la produzione di energia idroelettrica e l’irrigazione dei campi ha costituito un argomento di basilare importanza per la politica interna e internazionale degli stati che si affacciano sul corso del fiume. Oggi la costruzione della diga del “grande rinascimento etiopico” accende di nuovo aspirazioni e tensioni che coinvolgono Etiopia, Sudan ed Egitto. Giovedì 23 marzo, ore 18:30 Fitzcarraldo Marco Missaglia (Università di Pavia) Il genocidio del popolo Yanomami ad opera dei garimpeiros nella foresta amazzonica ci riporta tragicamente alle conseguenze sciagurate dello sfruttamento delle risorse della biosfera sulle popolazioni native. Quali politiche di sviluppo sono possibili, eticamente ed ecologicamente sostenibili? Giovedì 20 aprile, ore 18:30 La madre Gange Matteo Miavaldi (il manifesto), Stefano Caldirola (Università di Bergamo) L’intensità della pressione antropica sul Gange e sui suoi affluenti ha raggiunto livelli difficilmente immaginabili e le politiche del governo indiano per ripulire il fiume si sono dimostrate fallimentari. Sullo sfondo restano le ambizioni di grande potenza globale e le tensioni sociali, religiose ed economiche interne all’India. Giovedì 11 maggio, ore 18:30 Sul bel Danubio non più blu Christian Elia (Q Code Mag, PeaceReporter), Amedeo Maddaluno (Centro Studi Osservatorio Globalizzazione) Lungo il corso del Danubio e di altri fiumi dei Balcani, lo sfruttamento intensivo mette in discussione le retoriche nazionaliste degli ultimi anni e crea nuove forme di attivismo e mobilitazione politica. INGRESSO LIBERO * I primi tre incontri si svolgono presso Edoné, il quarto presso la Fondazione Serughetti La Porta.
Lidia Menapace, “Non manchiamo il nostro tempo”. Interventi alla Fondazione Serughetti La Porta

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Fondazione Serughetti Centro studi e documentazione
Relatori
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Pesenti Rosangela
-
Plebani Carmen
Presentazione del Libro della Porta 2023
mercoledì 14 dicembre ore 17,30 presso la Fondazione Serughetti La Porta
Presentazione del libro:
LIDIA MENAPACE
Interventi alla Fondazione Serughetti La Porta di Bergamo
Non manchiamo il nostro tempo
a cura di Carmen Plebani
Edizioni Gruppo Aeper, 2022
introduce, Gian Gabriele Vertova
intervengono: Carmen Plebani e Rosangela Pesenti
Vi aspettiamo!
Sarà l’occasione per rinnovare la tessera e ritirare il libro in omaggio per sostenitori/sostenitrici La Porta 2023
Campagna di adesione 2023 Fondazione Serughetti La Porta – ETS

(non)cineserie

Luogo
- Cineteatro Qoelet
- via Leone XIII, 22 Bergamo
-
Sito web
https://qoelet.lepianediredona.it/index.php

con Monica Dematté
introduce e presenta Luca Loglio
Il punto di vista di una saggista, fotografa, curatrice di musei e mostre d’arte sui fermenti e le nuove energie che attraversano la società cinese, attraverso alcuni aneddoti di vita quotidiana e incontri che non nascono dalla fascinazione per l’esotico, ma dal gusto della scoperta della diversità e della distanza senza doverla a tutti i costi ingabbiare in cornici teoriche e massimi sistemi.
IL “LONTANO PRESENTE” 2022 | SGUARDI SULLA CINA: L’ANNO DELLA TIGRE
Riti cinesi

Luogo
- Cineteatro Qoelet
- via Leone XIII, 22 Bergamo
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Sito web
https://qoelet.lepianediredona.it/index.php

con padre Luigi Bonalumi e Marco Cocco
introduce e presenta Chiara Longhi
Un incontro dedicato al rapporto tra stato e confessioni religiose nella società cinese, con un approfondimento sul rapporto tra Vaticano e Repubblica popolare cinese.
IL “LONTANO PRESENTE” 2022 | SGUARDI SULLA CINA: L’ANNO DELLA TIGRE