Politica
Hamas dalla resistenza al regime
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Mercoledì 17 gennaio ore 17,30
Presentazione del libro Hamas Dalla resistenza al regime, Feltrinelli editore, 2023
L’autrice Paola Caridi ne discute con Francesco Mazzucotelli, Università di Pavia e Rosita Poloni, attivista e volontaria di Neve Shalom Wahat al Salam
Dalla fondazione agli attentati del 7 ottobre. Cosa si nasconde dietro il mistero Hamas? Perché ha guadagnato tanto consenso nella società palestinese?
Nei suoi quarant’anni di esistenza, Hamas è passata attraverso il terrorismo e gli attentati suicidi, ha sfidato l’autorità di Yasser Arafat, è sopravvissuta all’eliminazione fisica di gran parte dei suoi dirigenti. Nel 2006 è arrivata al governo dell’Anp, democraticamente eletta dalla maggioranza dei palestinesi, ed è ritornata subito dopo in clandestinità, a seguito dell’embargo deciso da Israele e da una parte della comunità internazionale, Unione Europea e Stati Uniti in testa. Da allora, dal 2007, si tende a identificare Hamas con Gaza, lo spazio sul quale il movimento islamista esercita il monopolio del potere, dimenticandone la storia complessa che va oltre la Striscia. Cosa si nasconde dietro il mistero Hamas? Perché un movimento islamista ha guadagnato così tanto consenso all’interno di una società ritenuta tendenzialmente laica come quella palestinese? Paola Caridi scrive la storia di Hamas usando fonti a metà tra la cronaca e l’archivio. Fa vedere i luoghi e fa parlare i protagonisti, i militanti, uomini e donne. Ora la sua ricerca storico-politica esce in versione aggiornata, a 14 anni dalla prima edizione, per raccontare cosa è successo da quando Gaza è stata chiusa da tutti i lati da Israele e dall’Egitto. Dalla radicalizzazione della leadership di Hamas ai cambiamenti nella linea politica interna fino all’attacco sanguinoso del 7 ottobre 2023.
Sull’autrice
Paola Caridi, giornalista e storica, si è trasferita nel Medio Oriente nel 2001, prima al Cairo e poi a Gerusalemme. È fondatrice ed è stata corrispondente di Lettera22, agenzia di stampa specializzata in politica estera. Socia dell’Istituto Affari Internazionali, si occupa da molti anni di storia politica contemporanea del mondo arabo. Ha collaborato, tra gli altri, con “l’Espresso”, “Il Sole 24 Ore” e “Limes”. Per Feltrinelli ha pubblicato diversi libri tra cui: Arabi invisibili (2007), Hamas (2009), Gerusalemme senza Dio (2013) e, nella collana Feltrinelli Kids, Gerusalemme. La storia dell’altro (2019). Ha curato La rivoluzione egiziana di ‘Ala al-Aswani (2011).
Nel 2023, a seguito dei drammatici eventi della guerra israelo-palestinese, Feltrinelli ha riproposto Hamas. Che cos’è e cosa vuole il movimento radicale palestinese in una nuova edizione
PER APPROFONDIRE
Giulio Brotti, «Si ascolti la voce del Medioriente», L’Eco di Bergamo, 19 Gennaio 2024
CONFLITTI E GUERRE DELLA CONTEMPORANEITA’: 1945-2023 II. SOCIETA’ IN GUERRA Guerra e politica. Confronto-dibattito conclusivo
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Baldissara Luca
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Urbinati Nadia
Luca Baldissara, Università di Bologna
Nadia Urbinati, Columbia University
Conflitti e guerre della contemporaneità: 1945-2023. II. Società di guerra La seconda annualità del corso di aggiornamento di storia del Novecento sul tema Conflitti e guerre avrà luogo nei mesi di novembre e dicembre 2023 con la prosecuzione del ciclo di lezioni coordinate dal prof. Luca Baldissara dell’Università di Bologna. Il corso è realizzato in collaborazione con il Liceo Mascheroni e prevede sei lezioni dalle ore 15.00 alle 17.00 secondo il seguente calendario: il 3, 10, 17, 24 novembre, il 1° e il 15 dicembre 2023 e un laboratorio finale mercoledì 6 dicembre, dalle 15 alle 17. Modalità: il corso si tiene in presenza: la prima lezione presso l’Auditorium del Liceo Mascheroni di Bergamo (Via Alberico da Rosciate, 21/A, Bergamo) mentre le successive si svolgeranno presso la Fondazione Serughetti La Porta, viale Papa Giovanni XXIII, 30 Bergamo. Il laboratorio si terrà presso la Fondazione Dalmine. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione obbligatoria entro il 31 ottobre a questo link.
CINEMA DOCET: Frontiere, migrazioni, sconfinamenti
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UniBg - Università degli studi di Bergamo
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8 novembre 2023 ore 17:00
Università di Bergamo, sede Pignolo, Aula 1
Intervengono:
Gabriella Cremaschi (Presidente della Fondazione Serughetti La Porta)
Paola Gandolfi (Docente di Migrazioni transnazionali e sperimentazioni educative, Unibg)
Giuseppe Previtali (Docente di Visual culture and digital mediascape, Unibg)
Luca Radaelli (Associazione Caracol)
Federica Sossi (Docente di Estetiche e politiche dell’attualità)
IL TEMA E IL FILM CINEMA DOCET prosegue il proprio percorso di riflessione sui temi dell’attualità con una proiezione incontro intitolata “Frontiere, migrazioni, sconfinamenti”. Mercoledì 8 novembre verrà proiettato il recente film di Matteo Calore, Stefano Collizzolli e Andrea Segre Trieste è bella di notte. Qui la scheda e il trailer del film. I PARTNER E GLI OSPITI La proiezione è organizzata in collaborazione con Paola Gandolfi, docente di Migrazioni transnazionali e sperimentazioni educative nel Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, Giuseppe Previtali, docente di Visual culture and digital mediascape nel Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere, e Federica Sossi, docente di Estetiche e politiche dell’attualità nel Dipartimento di Lettere, Filosofia, Comunicazione. All’evento parteciperanno anche Gabriella Cremaschi, presidente della Fondazione Serughetti La Porta e Luca Radaelli dell’Associazione Caracol. L’INIZIATIVA CINEMA DOCET. Proiezioni sull’attualità in UniBg è un ciclo di proiezioni cinematografiche promosse dal gruppo di ricerca “Cinema e media audiovisivi” dell’Università degli studi di Bergamo nell’ambito delle attività di Public engagement d’ateneo. L’iniziativa mira a coinvolgere la società civile (cittadini, scuole, associazioni, istituzioni ecc.) in un dialogo e una riflessione attorno a temi di rilevante impatto civile e sociale. L’accesso alle proiezioni è gratuito e non necessita di prenotazione. Le proiezioni si svolgono nell’Aula 1 della sede di via Pignolo 123 dell’Università degli studi di Bergamo. https://dlfc.unibg.it/it/eventi/cinema-docet-frontiere-migrazioni-sconfinamenti
Le statue vanno abbattute?
Proiezione del film “Stonebreakers” di Valerio Ciriaci
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UniBg - Università degli studi di Bergamo
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7 novembre 2023 ore 16:00
Università degli Studi di Bergamo, Aula 1, via Pignolo 123
INTERVIENE
Valerio Ciriaci, regista, Awen Films
Evento organizzato da Anna Chiara Cimoli, Paola Gandolfi, Giuseppe Previtali e Federica Sossi
in collaborazione con Caracol e Fondazione Serughetti La Porta
I MECCANISMI ECONOMICI CHE PRODUCONO DISUGUAGLIANZA E LE AZIONI DI CONTRASTO Maurizio Franzini
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Franzini Maurizio
LA POVERTÀ IN ITALIA: CARATTERISTICHE, PROBLEMATICHE, MISURE DI WELFAREDavid Benassi
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Benassi David
THE RIVER. Crisi ambientali e conflitti politici lungo i grandi fiumi del mondo
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Elia Christian
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Maddaluno Amedeo
Sul bel Danubio non più blu
Christian Elia (Q Code Mag, PeaceReporter),
Amedeo Maddaluno (Centro Studi Osservatorio Globalizzazione)
Lungo il corso del Danubio e di altri fiumi dei Balcani, lo sfruttamento intensivo mette in discussione le retoriche nazionaliste degli ultimi anni e crea nuove forme di attivismo e mobilitazione politica.
La fontana realizzata da Gian Lorenzo Bernini nel cuore di Piazza Navona raffigura i grandi fiumi del mondo: Nilo, Río della Plata, Gange, Danubio.
Partendo da questa rappresentazione del mondo, vogliamo proporre un viaggio lungo i quattro grandi fiumi di quattro grandi continenti.
In ogni tappa intendiamo, con l’aiuto di persone qualificate, mettere in luce come le crisi ambientali, legate allo sfruttamento delle risorse naturali, sono correlate ai conflitti politici interni e internazionali.
Durante il viaggio ci chiederemo, come Claudio Magris nel suo libro Danubio, se stiamo assistendo soltanto a una storia di violenze e inconciliabili diversità, oppure se alla foce troveremo una comune umanità nella varietà delle sue forme ed espressioni.
video
PROGRAMMA COMPLETO THE RIVER. Crisi ambientali e conflitti politici lungo i grandi fiumi del mondo Giovedì 23 febbraio, ore 18:30 Il Nilo è bianco, il Nilo è blu Valentina Fusari (Università di Torino), Luca Puddu (Università di Palermo) Sin dai tempi della diga di Aswan, lo sfruttamento delle acque del Nilo per la produzione di energia idroelettrica e l’irrigazione dei campi ha costituito un argomento di basilare importanza per la politica interna e internazionale degli stati che si affacciano sul corso del fiume. Oggi la costruzione della diga del “grande rinascimento etiopico” accende di nuovo aspirazioni e tensioni che coinvolgono Etiopia, Sudan ed Egitto. Giovedì 23 marzo, ore 18:30 Fitzcarraldo Diego Battistessa (Università Carlos III Madrid), Marco Missaglia (Università di Pavia) Il genocidio del popolo Yanomami ad opera dei garimpeiros nella foresta amazzonica ci riporta tragicamente alle conseguenze sciagurate dello sfruttamento delle risorse della biosfera sulle popolazioni native. Quali politiche di sviluppo sono possibili, eticamente ed ecologicamente sostenibili? Giovedì 20 aprile, ore 18:30 La madre Gange Matteo Miavaldi (il manifesto), Stefano Caldirola (Università di Bergamo) L’intensità della pressione antropica sul Gange e sui suoi affluenti ha raggiunto livelli difficilmente immaginabili e le politiche del governo indiano per ripulire il fiume si sono dimostrate fallimentari. Sullo sfondo restano le ambizioni di grande potenza globale e le tensioni sociali, religiose ed economiche interne all’India. Giovedì 11 maggio, ore 18:30 Sul bel Danubio non più blu Christian Elia (Q Code Mag, PeaceReporter), Amedeo Maddaluno (Centro Studi Osservatorio Globalizzazione) Lungo il corso del Danubio e di altri fiumi dei Balcani, lo sfruttamento intensivo mette in discussione le retoriche nazionaliste degli ultimi anni e crea nuove forme di attivismo e mobilitazione politica. INGRESSO GRATUITO * I primi tre incontri si svolgono presso Edoné, il quarto presso la Fondazione Serughetti La Porta.
I CARE. WE CARE
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We Care-Scuola di educazione e formazione alla politica
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Passerotti Sandra
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Scaglia Evelina
L’ESEMPIO DI BARBIANA TRA PASSATO E PRESENTE
In occasione dei 100 anni dalla nascita di Don Lorenzo Milani
Intervengono:
Sandra Passerotti – Curatrice di “Non bestemmiare il tempo” e “Le ragazze di Barbiana”
Evelina Scaglia – Docente di Storia della pedagogia presso l’Università degli Studi di Bergamo
Moderano: Laura Cicirata e Enrico Mangili
INGRESSO LIBERO E GRATUITO Incontro promosso da: Acli Bergamo, We Care-scuola di educazione e formazione alla politica, Fondazione Serughetti La Porta
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THE RIVER. Crisi ambientali e conflitti politici lungo i grandi fiumi del mondo
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Miavaldi Matteo
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Caldirola Stefano
La madre Gange
Matteo Miavaldi (il manifesto), Stefano Caldirola (Università di Bergamo)
L’intensità della pressione antropica sul Gange e sui suoi affluenti ha raggiunto livelli difficilmente immaginabili e le politiche del governo indiano per ripulire il fiume si sono dimostrate fallimentari. Sullo sfondo restano le ambizioni di grande potenza globale e le tensioni sociali, religiose ed economiche interne all’India.
La fontana realizzata da Gian Lorenzo Bernini nel cuore di Piazza Navona raffigura i grandi fiumi del mondo: Nilo, Río della Plata, Gange, Danubio.
Partendo da questa rappresentazione del mondo, vogliamo proporre un viaggio lungo i quattro grandi fiumi di quattro grandi continenti.
In ogni tappa intendiamo, con l’aiuto di persone qualificate, mettere in luce come le crisi ambientali, legate allo sfruttamento delle risorse naturali, sono correlate ai conflitti politici interni e internazionali.
Durante il viaggio ci chiederemo, come Claudio Magris nel suo libro Danubio, se stiamo assistendo soltanto a una storia di violenze e inconciliabili diversità, oppure se alla foce troveremo una comune umanità nella varietà delle sue forme ed espressioni.
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PROGRAMMA COMPLETO THE RIVER. Crisi ambientali e conflitti politici lungo i grandi fiumi del mondo Giovedì 23 febbraio, ore 18:30 Il Nilo è bianco, il Nilo è blu Valentina Fusari (Università di Torino), Luca Puddu (Università di Palermo) Sin dai tempi della diga di Aswan, lo sfruttamento delle acque del Nilo per la produzione di energia idroelettrica e l’irrigazione dei campi ha costituito un argomento di basilare importanza per la politica interna e internazionale degli stati che si affacciano sul corso del fiume. Oggi la costruzione della diga del “grande rinascimento etiopico” accende di nuovo aspirazioni e tensioni che coinvolgono Etiopia, Sudan ed Egitto. Giovedì 23 marzo, ore 18:30 Fitzcarraldo Diego Battistessa (Università Carlos III Madrid), Marco Missaglia (Università di Pavia) Il genocidio del popolo Yanomami ad opera dei garimpeiros nella foresta amazzonica ci riporta tragicamente alle conseguenze sciagurate dello sfruttamento delle risorse della biosfera sulle popolazioni native. Quali politiche di sviluppo sono possibili, eticamente ed ecologicamente sostenibili? Giovedì 20 aprile, ore 18:30 La madre Gange Matteo Miavaldi (il manifesto), Stefano Caldirola (Università di Bergamo) L’intensità della pressione antropica sul Gange e sui suoi affluenti ha raggiunto livelli difficilmente immaginabili e le politiche del governo indiano per ripulire il fiume si sono dimostrate fallimentari. Sullo sfondo restano le ambizioni di grande potenza globale e le tensioni sociali, religiose ed economiche interne all’India. Giovedì 11 maggio, ore 18:30 Sul bel Danubio non più blu Christian Elia (Q Code Mag, PeaceReporter), Amedeo Maddaluno (Centro Studi Osservatorio Globalizzazione) Lungo il corso del Danubio e di altri fiumi dei Balcani, lo sfruttamento intensivo mette in discussione le retoriche nazionaliste degli ultimi anni e crea nuove forme di attivismo e mobilitazione politica. INGRESSO GRATUITO * I primi tre incontri si svolgono presso Edoné, il quarto presso la Fondazione Serughetti La Porta.
Ucraina. Alle radici della guerra
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Denti Davide
Presentazione del libro edito da Paesi Edizioni, curato da Matteo Zola di East Journal
Francesco Mazzucotelli (Università di Pavia)
dialoga con Davide Denti (coautore del libro e policy officer presso la Commissione europea a Bruxelles).
Il libro affronta le questioni più dibattute e controverse sulle cause della guerra russo-ucraina. La storia antica e recentissima, gli aspetti giuridici e istituzionali, i personaggi (da Stepan Bandera agli oligarchi, al Battaglione Azov), le idee, le tragedie, la lotta per l’Europa, l’evoluzione del sentimento nazionale e la guerra con la Russia
• Gli autori raccontano quello che succede a Kiev e dintorni con lucidità e serietà, senza censure e senza esaltazioni. Lingua e identità, confini e accordi, nazionalismo e democrazia, argomenti che richiedono un’esplorazione multidisciplinare, a ogni domanda viene fornita una spiegazione equilibrata che non scade mai nel cerchiobottismo «equidistante».
• Un libro utile per seguire gli sviluppi futuri. Utile per cercare di immaginare le prospettive, dell’Ucraina, della Russia, dell’Europa. Necessario per non cadere nelle trappole della manipolazione e della propaganda.
dalla prefazione di Anna Zafesova
Davide Denti (Bergamo, 1984) ha ottenuto un dottorato di ricerca in studi internazionali all’Università di Trento nel 2018 ed è stato assistente accademico presso il Collège d’Europe a Bruges. Dal 2016 lavora presso la Commissione europea, dove si occupa di integrazione europea della Bosnia-Erzegovina. Ha collaborato con Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa. È membro di East Journal dal 2011.
Ingresso libero
APPROFONDIMENTI
THE RIVER. Crisi ambientali e conflitti politici lungo i grandi fiumi del mondo
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Di Pierri Marica
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Missaglia Marco
Fitzcarraldo
Diego Battistessa (Università Carlos III Madrid)
don Sergio Gamberoni (coordinatore del progetto Fileo e direttore dell’Ufficio per la pastorale dei migranti di Bergamo)
Il genocidio del popolo Yanomami ad opera dei garimpeiros nella foresta amazzonica ci riporta tragicamente alle conseguenze sciagurate dello sfruttamento delle risorse della biosfera sulle popolazioni native. Quali politiche di sviluppo sono possibili, eticamente ed ecologicamente sostenibili?
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La fontana realizzata da Gian Lorenzo Bernini nel cuore di Piazza Navona raffigura i grandi fiumi del mondo: Nilo, Río della Plata, Gange, Danubio.
Partendo da questa rappresentazione del mondo, vogliamo proporre un viaggio lungo i quattro grandi fiumi di quattro grandi continenti.
In ogni tappa intendiamo, con l’aiuto di persone qualificate, mettere in luce come le crisi ambientali, legate allo sfruttamento delle risorse naturali, sono correlate ai conflitti politici interni e internazionali.
Durante il viaggio ci chiederemo, come Claudio Magris nel suo libro Danubio, se stiamo assistendo soltanto a una storia di violenze e inconciliabili diversità, oppure se alla foce troveremo una comune umanità nella varietà delle sue forme ed espressioni.
PROGRAMMA COMPLETO THE RIVER. Crisi ambientali e conflitti politici lungo i grandi fiumi del mondo Giovedì 23 febbraio, ore 18:30 Il Nilo è bianco, il Nilo è blu Valentina Fusari (Università di Torino), Luca Puddu (Università di Palermo) Sin dai tempi della diga di Aswan, lo sfruttamento delle acque del Nilo per la produzione di energia idroelettrica e l’irrigazione dei campi ha costituito un argomento di basilare importanza per la politica interna e internazionale degli stati che si affacciano sul corso del fiume. Oggi la costruzione della diga del “grande rinascimento etiopico” accende di nuovo aspirazioni e tensioni che coinvolgono Etiopia, Sudan ed Egitto. Giovedì 23 marzo, ore 18:30 Fitzcarraldo Diego Battistessa (Università Carlos III Madrid), Marco Missaglia (Università di Pavia) Il genocidio del popolo Yanomami ad opera dei garimpeiros nella foresta amazzonica ci riporta tragicamente alle conseguenze sciagurate dello sfruttamento delle risorse della biosfera sulle popolazioni native. Quali politiche di sviluppo sono possibili, eticamente ed ecologicamente sostenibili? Giovedì 20 aprile, ore 18:30 La madre Gange Matteo Miavaldi (il manifesto), Stefano Caldirola (Università di Bergamo) L’intensità della pressione antropica sul Gange e sui suoi affluenti ha raggiunto livelli difficilmente immaginabili e le politiche del governo indiano per ripulire il fiume si sono dimostrate fallimentari. Sullo sfondo restano le ambizioni di grande potenza globale e le tensioni sociali, religiose ed economiche interne all’India. Giovedì 11 maggio, ore 18:30 Sul bel Danubio non più blu Christian Elia (Q Code Mag, PeaceReporter), Amedeo Maddaluno (Centro Studi Osservatorio Globalizzazione) Lungo il corso del Danubio e di altri fiumi dei Balcani, lo sfruttamento intensivo mette in discussione le retoriche nazionaliste degli ultimi anni e crea nuove forme di attivismo e mobilitazione politica. INGRESSO LIBERO * I primi tre incontri si svolgono presso Edoné, il quarto presso la Fondazione Serughetti La Porta.