Relatori
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Caldirola Stefano
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Miavaldi Matteo
Giornalista, collabora con Chora Media e Il Manifesto. È autore del saggio I due Marò. Tutto quello che non vi hanno detto (Alegre, 2013) e coautore con Simone Pieranni del podcast Altri Orienti. Ha vissuto in India ed è stato caporedattore per il giornale online China Files, specializzato in notizie dal continente asiatico. Si è occupato di questioni relative a minoranze religiose ed etniche nel Sud Est asiatico, nonché di gruppi vulnerabili, in particolare donne e migranti.
THE RIVER. Crisi ambientali e conflitti politici lungo i grandi fiumi del mondo
La madre Gange
Matteo Miavaldi (il manifesto), Stefano Caldirola (Università di Bergamo)
L’intensità della pressione antropica sul Gange e sui suoi affluenti ha raggiunto livelli difficilmente immaginabili e le politiche del governo indiano per ripulire il fiume si sono dimostrate fallimentari. Sullo sfondo restano le ambizioni di grande potenza globale e le tensioni sociali, religiose ed economiche interne all’India.
La fontana realizzata da Gian Lorenzo Bernini nel cuore di Piazza Navona raffigura i grandi fiumi del mondo: Nilo, Río della Plata, Gange, Danubio.
Partendo da questa rappresentazione del mondo, vogliamo proporre un viaggio lungo i quattro grandi fiumi di quattro grandi continenti.
In ogni tappa intendiamo, con l’aiuto di persone qualificate, mettere in luce come le crisi ambientali, legate allo sfruttamento delle risorse naturali, sono correlate ai conflitti politici interni e internazionali.
Durante il viaggio ci chiederemo, come Claudio Magris nel suo libro Danubio, se stiamo assistendo soltanto a una storia di violenze e inconciliabili diversità, oppure se alla foce troveremo una comune umanità nella varietà delle sue forme ed espressioni.
video
PROGRAMMA COMPLETO THE RIVER. Crisi ambientali e conflitti politici lungo i grandi fiumi del mondo Giovedì 23 febbraio, ore 18:30 Il Nilo è bianco, il Nilo è blu Valentina Fusari (Università di Torino), Luca Puddu (Università di Palermo) Sin dai tempi della diga di Aswan, lo sfruttamento delle acque del Nilo per la produzione di energia idroelettrica e l’irrigazione dei campi ha costituito un argomento di basilare importanza per la politica interna e internazionale degli stati che si affacciano sul corso del fiume. Oggi la costruzione della diga del “grande rinascimento etiopico” accende di nuovo aspirazioni e tensioni che coinvolgono Etiopia, Sudan ed Egitto. Giovedì 23 marzo, ore 18:30 Fitzcarraldo Diego Battistessa (Università Carlos III Madrid), Marco Missaglia (Università di Pavia) Il genocidio del popolo Yanomami ad opera dei garimpeiros nella foresta amazzonica ci riporta tragicamente alle conseguenze sciagurate dello sfruttamento delle risorse della biosfera sulle popolazioni native. Quali politiche di sviluppo sono possibili, eticamente ed ecologicamente sostenibili? Giovedì 20 aprile, ore 18:30 La madre Gange Matteo Miavaldi (il manifesto), Stefano Caldirola (Università di Bergamo) L’intensità della pressione antropica sul Gange e sui suoi affluenti ha raggiunto livelli difficilmente immaginabili e le politiche del governo indiano per ripulire il fiume si sono dimostrate fallimentari. Sullo sfondo restano le ambizioni di grande potenza globale e le tensioni sociali, religiose ed economiche interne all’India. Giovedì 11 maggio, ore 18:30 Sul bel Danubio non più blu Christian Elia (Q Code Mag, PeaceReporter), Amedeo Maddaluno (Centro Studi Osservatorio Globalizzazione) Lungo il corso del Danubio e di altri fiumi dei Balcani, lo sfruttamento intensivo mette in discussione le retoriche nazionaliste degli ultimi anni e crea nuove forme di attivismo e mobilitazione politica. INGRESSO GRATUITO * I primi tre incontri si svolgono presso Edoné, il quarto presso la Fondazione Serughetti La Porta.