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Relatori
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Carlone Marco
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Miavaldi Matteo
Giornalista, collabora con Chora Media e Il Manifesto. È autore del saggio I due Marò. Tutto quello che non vi hanno detto (Alegre, 2013) e coautore con Simone Pieranni del podcast Altri Orienti. Ha vissuto in India ed è stato caporedattore per il giornale online China Files, specializzato in notizie dal continente asiatico. Si è occupato di questioni relative a minoranze religiose ed etniche nel Sud Est asiatico, nonché di gruppi vulnerabili, in particolare donne e migranti.
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Battaglia Laura Silvia
Reporter freelance e documentarista, lavora come reporter in aree di crisi dal 2007 ed è conduttrice e autrice per Rai Radio 3. Specializzata in Medio Oriente, con particolare focus su Iraq e Yemen, ha lavorato dal 2012 al 2015 come corrispondente da Sanaa (Yemen) per l’agenzia video-giornalistica americano-libanese Transterra Media. Collabora con media stranieri, tra cui The Washington Post, Al Jazeera English, Al Jazeera Arabic, e italiani (fra gli altri, Rainews24, Tg3 Agenda del Mondo, Sky Tg24, Tv2000, Radio Popolare, Radio in Blu, Radio24). Ha girato, autoprodotto e distribuito dieci documentari, tra i quali Yemen, nonostante la guerra (2019). Ha vinto diversi premi e dal 2007 insegna in diverse istituzioni italiane ed europee. Ha scritto l’e-book Lettere da Guantanamo (Il Reportage, 2016) e, insieme a Paola Cannatella, il graphic novel La sposa yemenita (Becco Giallo, 2017), tradotto in quattro lingue.
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Battaglia Gabriele
Giornalista web e redattore senior abilitato. Vive a Pechino dal 2011, dove lavora per la Radiotelevisione della Svizzera Italiana (RSI) e collabora con altre testate italiane e straniere, fra cui Radio Popolare. È autore di Buonanotte Signor Mao (Milieu, 2017), Fucili contro Burma (Informant, 2014), Massa per velocità. Un racconto dalla Cina profonda (Prospero, 2021) e Gioco per corrispondenza (Scatole parlanti, 2022).
Orient express – Un treno per Medina
15 maggio ore 18:00
Terzo incontro del viaggio in quattro tappe attraverso ferrovie famose e linee dimenticate, treni ad alta velocità e treni locali che fermano in tutte le stazioni, alla scoperta delle storie e delle geografie di aree affascinanti e complesse: i Balcani, l’India, il Medio Oriente e la Cina.
A maggio gli ultimi due incontri della rassegna dedicata alla lettura degli eventi geopolitici mondiali attraverso le infrastrutture ferroviarie. Un percorso che attraversa linee ad alte velocità, ferrovie dimenticate, conflitti e geografie affascinanti per cercare di raccontare i territori con un approccio differente, fatto di storie, persone e viaggi.
Per il terzo appuntamento avremo ospite Laura Silvia Battaglia, reporter freelance e documentarista che accompagnerà il pubblico in un viaggio alla scoperta della storia e delle contraddizioni di un’area geografica a noi così vicina. Passando per i binari della mitica ferrovia dell’Hegiaz comprenderemo meglio come si sono evoluti i rapporti tra Oriente ed Occidente nel corso del ‘900, e quanto ancora oggi la ricerca di punti di incontro e di dialogo sia essenziale.
INGRESSO LIBERO
Gli incontri si svolgeranno alle ore 18:00 presso Edoné, via Agostino Gemelli 17, Bergamo.
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IL PERCORSO
Dopo il ciclo The River dello scorso anno, la Fondazione Serughetti La Porta propone un nuovo itinerario in quattro tappe per comprendere le trasformazioni politiche e storiche attraverso una prospettiva diversa dal solito.
Le ferrovie sono da sempre delle infrastrutture essenziali: permettono gli spostamenti di persone, merci e idee, collegano stati e regioni, contribuiscono allo sviluppo. Sui tracciati ferroviari si sono anche mosse dinamiche coloniali e di potere, la modernizzazione dei sistemi economici e la costruzione degli stati nazionali. Queste infrastrutture possono perciò fungere da chiave di lettura per cercare di capire meglio gli avvenimenti di luoghi che appaiono lontani e quasi esotici, ma sono comunque strettamente connessi alla storia e all’economia globale.
I viaggi lungo le ferrovie, tanto quelle più marginali e dimenticate quanto quelle dotate di un’aura quasi mitica, sono l’espediente narrativo che ci aiuterà a comprendere le trasformazioni politiche leggendole nella geografia e nella storia. Tanto negli ultimi due secoli quanto nei nostri giorni, i progetti di sviluppo delle reti ferroviarie offrono illuminanti spunti di analisi dei processi storici di lunga durata e delle grandi transizioni sociali. Lungo i binari delle ferrovie potremo vedere sia reti e opportunità di comunicazione, integrazione e cooperazione sia marginalità, tensioni e conflitti.
Lungo il percorso risaltano le popolazioni locali, che sono protagoniste e non solo fugaci figuranti delle narrazioni di viaggio.
Ci guidano nel viaggio figure autorevoli di persone esperte delle aree visitate in ogni tappa.