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SENEGAL: IL LEONE ROSSO HA RUGGITO
Stefania Ragusa e Riccardo Cappelletti

Luogo

Cineteatro Qoelet
via Leone XIII, 22 Bergamo
Sito web
https://qoelet.lepianediredona.it/index.php
Categorie

Data

06 Ott 2023
Expired!

Ora

21:00

Tipologia Iniziativa

Incontro

Lontano Presente 2023
SENEGAL: IL LEONE ROSSO HA RUGGITO
Stefania Ragusa e Riccardo Cappelletti

CONFERENZA

Stefania Ragusa (giornalista per Nigrizia e Africa, già docente presso l’Università di Pavia) conversa con Riccardo Cappelletti (ricercatore associato presso l’Université Cheikh Anta Diop di Dakar) sulla storia recente e sulla situazione odierna del Senegal.

ingresso libero


“Il leone rosso” è il titolo dell’inno nazionale del Senegal, scritto nel 1960 dal suo primo presidente Léopold Sédar Senghor, che fu anche poeta e ideatore del concetto di “negritudine”. Nei primi versi si fa riferimento alla kora e al balafon, strumenti musicali che rappresentano la varietà e la ricchezza del patrimonio culturale di questo paese dell’Africa occidentale. La letteratura e il cinema, come quello di Ousman Sembène, hanno aggiunto negli ultimi decenni ulteriore linfa a un paesaggio vivo e vitale.

Negli ultimi mesi, il Senegal è stato rammentato nei notiziari soprattutto per una crisi politica che sta attanagliando il paese in vista delle contestate elezioni presidenziali del prossimo mese di febbraio. Le proteste e le tensioni politiche, etniche e locali creano un’atmosfera tesa in un paese che era stato per molti anni considerato come la democrazia più stabile dell’Africa occidentale e un solido punto di riferimento dei governi occidentale in una regione sempre più instabile, come mostrano le vicende di numerosi paesi vicini.

Da un altro lato, il recentissimo film Io capitano di Matteo Garrone, presentato all’ultima Mostra del cinema di Venezia, ha mostrato il Senegal come punto d’origine di tanti percorsi e progetti migratori che arrivano verso l’Italia.

Con lo stile e le modalità che le sono proprie, la rassegna Lontano Presente di quest’anno vuole offrire alcuni spunti per conoscere meglio la storia e la cultura del Senegal, senza limitarsi esclusivamente ai lati più eclatanti e drammatici dei conflitti politici e ai fenomeni migratori.

Come si può raccontare questo paese, e come si può farlo senza pretese di esaustività o solamente con uno sguardo esterno?

Nelle quattro serate della rassegna, che si tengono come d’abitudine nei venerdì di ottobre, abbiamo scelto di alternare i linguaggi del cinema e della musica, l’analisi storica e politica con la narrazione del proprio vissuto, alternando le voci, i soggetti e i posizionamenti, in modo da cercare di avere uno sguardo plurale quanto a origine, genere, età e prospettive.

Abbiamo scelto di includere il punto di vista di persone italiane che hanno vissuto o vivono in Senegal e di persone senegalesi o di origine senegalese che vivono in Italia, ciascuna persona con la sua voce e la sua storia. Abbiamo scelto di includere la tragedia e il conflitto, ma anche la gioia della musica e della festa: “verso tutti i venti del mondo”, come dice l’inno senegalese.